Non avevo ancora scritto un pezzo su KTZ, questo è il dramma.
Un motivo c’è ed è molto semplice, ogni volta che navigando online mi trovo di fronte a questi capi geniali e fuori dagli schemi, mi prende una sorta di attacco di panico e improvvisamente la mia capacità di fare una selezione personale di quelli più rappresentativi, mi abbandona: VORREI TUTTO.
Stamattina, per l’ennesima volta mi si sono trovata a fare un po’ di ricerca, e alla fine, in un modo o nell’altro mi sono imbattuta in questo:
Ho preso coraggio, sono andata a rivedermi tutta la sfilata e tutte le foto della collezione donna SS14 e in 30 secondi ho fatto una selezione super istintiva, è stato faticosissimo lo ammetto. Sasko Bezovski, ideatore e designer del brand è nato in Macedonia nel 1968 e si è trasferito in Inghilterra nel 1989 per seguire le proprie passioni, indovinate un po’: musica e moda. Vero talento creativo, uno di quelli che ha una visione diversa del mondo, uno di quelli che ti rende semplice il concetto tanto amato dai docenti Marangoniani, il famoso “connubio tra arte e moda”. Nel 1996 ha aperto la prima boutique “Kokon To Zai”, originariamente concepita come laboratorio creativo per Djs, e poco tempo dopo ha dato vita al marchio KTZ. Estremamente riconoscibile e ricercato in termini di design, grafiche e materiali, ha un approccio fortemente “concettuale”, che unito all’ eccessibilità del prodotto in termini economici lo rende assolutamente unico.
Il bianco e nero prevale: grafiche, ricami e patch che ricordano tatuaggi tribali, ma soprattutto, lo “stravolgimento d’uso” di materiali come la “spugna” (vedi foto sopra) utilizzata per realizzare ricami a rilievo davvero spettacolari.
Amici, sapete cosa regalarmi per Natale.
Fonte: tutti i diritti restano riservati KTZ