Debutta il 3 novembre in oltre 250 stores nel mondo la collezione KENZO x H&M, ultima fatica, in ordine temporale, del colosso svedese.
Le collaborazioni in casa H&M sono ormai affare di qualche tempo. Precursori e innovatori in tal senso, il team del marchio di fast-fashion e il suo Creative Advisor Ann-Sofie Johansson lavorano ogni anno, dal 2004, ad una partnership nuova.
L’epopea di Kenzo è stata insolitamente avventurosa: nato a Parigi nel 1970 per mano di Kenzo Takada, il marchio ha conosciuto l’apice del successo in quei primi anni riuscendo ad offrire una proposta articolata già dagli anni 80.
Il design giapponese – e più in generale di provenienza orientale – che iniziava ad insinuarsi sulla scena Parigina proprio in quegli anni, offriva un nuovo racconto dello stile, forte di un proprio codice stilistico ben riconoscibile, asciutto e di rottura.
Kenzo è stato il designer in grado di trovare la risposta al sincretismo tra culture in dialogo, quella europea-occidentale e quella asiatica, servendosi della moda come tavolo di confronto.
Prima di altri Kenzo Takada, fin dall’apertura nel 1970 a Parigi di JungleJap, il suo emporio-boutique, ha saputo cogliere l’essenza di un mondo in trasformazione in cui codici differenti di linguaggio e stile si sarebbero trovati sempre più faccia a faccia. La moda, si sa, parla dell’uomo e del suo tempo con una concretezza e invadenza che altri ambiti della creatività non possono avere.
Dalla dipartita del fondatore nel 1999 il marchio, acquisito qualche anno prima dal gruppo LVMH, ha subito una battuta d’arresto, in termini di profitti e di crescita. La rivoluzione riparte diversi anni più tardi, nel 2011, quando la direzione creativa viene affidata a Carol Lim e Humberto Leon, il duo creativo alle spalle del concept store Opening Ceremony.
La collezione Kenzo x H&M arriva oggi, momento nel quale il brand sembra non riuscire più a suscitare l’entusiasmo che ebbero le prime collezioni del duo.
La scelta del colosso svedese di investire sul marchio è quindi singolare, quanto meno in controtendenza con quanto fatto finora. Eppure la collezione riesce in un intento interessante: ripropone con maestria alcuni dei grandi successi di Lim e Leon e paga un tributo significativo al fondatore della maison. In certi abiti a balze, visivamente traboccanti di stampe si rivedono alcune delle prime collezioni di Kenzo Takada. Nella stampa Jungle-Kenzo-Paris lo spin-off della felpa iconica lanciata nel 2012.
La frequente sensazione che queste collaborazioni siano una interessante trovata di marketing e poco altro viene qui smentita. La ricerca sul design è tutt’altro che banale; gli stessi direttori creativi hanno confermato “…volevamo veramente raccontare la storia del marchio e la nostra”. Ebbene questa collezione fa centro e racconta l’epopea così insolita ma altrettanto ruggente di Kenzo.
Pushed by Martino Carrera