Cité du Cinema di Saint Denis, Parigi, 29 novembre.
TheCal ovvero l’edizione 2017 del Calendario Pirelli è stato presentato durante la serata di gala che ha raccolto personalità del mondo della moda, dell’arte, della fotografia, dello spettacolo.
40 scatti firmati dall’iconico fotografo tedesco Peter Lindbergh che ha scelto di raccontare per immagini la contemporaneità più radicale.
Emotional è il titolo di questa 44° edizione: senza voler gettare ombra alcuna sulle magistrali prove artistiche del passato, Lindbergh decide di realizzare immagini in bianco e nero, senza fotoritocco, senza alcuna concessione al nudo.
Le 14 attrici di fama internazionale – da Jessica Chastain a Rooney Mara, Zhang Ziyi e Lea Seydoux – sono rappresentate nella loro più nuda essenza. Nudità del cuore, sensualità cerebrale, femminilità delicata e intimistica sono alcuni degli insoliti accostamenti evocati da questa prova fotografica. Una svolta epocale per il Calendario Pirelli. L’essenza quanto mai corporea e concreta dei volti e dei corpi è resa con puntualità rifuggendo la distrazione del corpo nudo; per questo l’opera è così simbolica e significativa: reinterpreta con attitudine postmoderna il presente e finisce per diventare manifesto sociale e “politico”, di libertà anzitutto.
Il Calendario Pirelli 2017 restituisce alla donna il ruolo di corpo pensante, anzitutto intellettuale. Non è casuale che molti scatti ripetano ossessivamente il gesto delle mani che toccano i capelli focalizzando l’attenzione sul capo: sensualità cerebrale, intellettuale, ma senza snobismo alcuno. Nessuna di queste donne, dalla giovanissima Alicia Vikander alla più âgée Helen Mirren, viene minimamente ammorbata dalla fragilità e sensibilità che emergono dagli scatti.
“Ho voluto liberare le donne dall’idea dell’eterna giovinezza e perfezione perchè l’ideale della bellezza perfetta promossa dalla società è un obiettivo irraggiungibile”. Peter Lindbergh non parla di una sconfitta, tutt’al più parla del successo dell’imperfetto, della sporcatura come unicità e plusvalore. Della libertà di concedersi senza orpelli, senza forzature. In questo ritorna alla mente una nota e acclamata artista contemporanea, Vanessa Beecroft, che della corporeità – anche nuda – si serve perchè faccia da contraltare alla sua ricerca ostinata della femminilità come prodotto della mente, per cui il corpo trascende e quasi scompare. Lindbergh semplifica e lancia un messaggio nella stessa direzione, così vibrante e sonoro da non potersi fraintendere: la donna (ri)vestita è ossimoro di potenza e fragilità, sensuale femminilità. Libertà.
Pushed by Martino Carrera