Oggi voglio farvi conoscere due fashion photographers molto giovani che hanno uno stile così definito e particolare da rendere le foto di moda curiose e interessanti.
Originario di Budapest, il fotografo ungherese Marton Perlaki, classe 1982, ci mostra il mondo con occhi nuovi, evocando lo strano e insolito fascino di oggetti inanimati e di corpi vulnerabili. I suoi scatti, pur sembrando del tutto casuali e spontanei nascondono uno studio minuzioso di ogni singolo dettaglio che sia la posizione di una mano, la piega di un cappotto o una ciocca di capelli sul volto. Egli tratta il banale in modo inusuale, riesce a trasformare la normalità in curiosità utilizzando oggetti e luoghi di tutti i giorni per aprire mondi visivi ed emozionali sconosciuti. Nonostante la varietà e la diversità delle foto, si nota come la composizione fotografica, nel caso degli still lives, e la coroeografia e la gestualità, nelle foto che invece ritraggono persone, giochino un ruolo molto importante. Vi si aggiunge poi il costante desiderio di esaminare il lato ambiguo di ogni situazione, lasciando all’osservatore la responsabilità di venire a capo dell’enigma. É come se ogni foto presentasse una sorta di patina misteriosa accentuata ancora di più dalle tinte tenui, delicate e desaturate usate da Perlaki.
Miriam Marlene Waldner nasce in una famiglia numerosa appena fuori Berlino. Cresciuta in mezzo alla natura, scatta soprattutto all’aria aperta, scegliendo come soggetti donne incantevoli e misteriose evocando mondi fantastici creati dalla sua immaginazione. In qualche modo, essa rifiuta l’arte autobiografica o realista poiché crede che siano molto più potenti l’immaginazione e i sogni che nascono nella nostra mente quando dormiamo. La sua estetica viene spesso definita ironica e la palette di colori pastello è un segno caratteristico dei suoi scatti, sempre eterei e delicati.
Pushed by Domizia Vanni