Quale momento migliore di quello estivo per recuperare i libri trascurati negli ultimi mesi, oppure per scoprire scrittori nuovi?
The Style Pusher vi suggerisce qualche lettura estiva, tra un tuffo al mare, una camminata tra i boschi e qualche happy hour.
Exit West di Mohsin Hamid – Einaudi
Dall’autore de “Il fondamentalista riluttante”, una storia di incanto e quanto mai attuale: l’amore e il viaggio di due migranti fra immaginazione toccante e realismo necessario.
Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood – Ponte alle Grazie
Se non avete visto la serie tv recentemente uscita e tratta dal libro, ecco leggetelo prima. Anche se il romanzo è del 1985 è tornato di grande moda grazie all’apprezzata serie tv su Hulu. Il racconto dell’ancella racconta una storia distopica di abuso e controllo del corpo femminile, ancora di enorme attualità, ambientata in un futuro distopico dove il mondo non è come lo conosciamo.
Happy hour di Mary Miller – Black Coffee
Di tutt’altro argomento il libro della Miller che narra sedici storie di donne, raccontate, vissute ed elaborate da altrettante donne. Dalla compagnia dell’alcool, il conforto delle cattive abitudini, l’ostinazione di rapporti malati o insensati, all’insoddisfazione della creatività, dove le figure femminili sono pungenti e dal fascino irresistibile.
Il caso Malaussène di Daniel Pennac – Feltrinelli
Dopo vent’anni torna il protagonista Benjamin Malaussène e la sua debordante, strampalata famiglia. In questo nuovo romanzo sono cresciuti ma mantengono tutta l’imprevedibile originalità di un tempo.
Il collezionista di conchiglie di Anthony Doerr – Rizzoli
Dal vincitore del premio Pulitzer 2015 un romanzo, del 2002, sull’umanità e la natura, le emozioni più intime tenute insieme in questi splendidi racconti da un afflato magico, da una perfezione che è continua metamorfosi.
Milk and Honey di Rupi Kaur – Tre60
Il caso letterario dell’anno per molti critici e giornali di settore, la poesia di questa scrittrice di origine indiana è un pugno allo stomaco e una stretta al cuore. Prima censurata da Instagram e poi su quel social divenuta un fenomeno, Rupi Kaur scrive poesie che sono un sunto di dolore e rinascita, di femminilità e rabbia, di sangue e miele: un manifesto femminista vero e proprio.
Pushed by Luisa Lenzi