Non sono un medico, sono un mamma, quindi prendete i miei consigli con le pinze, ogni bambino è a sé, vi riporto solo la mia esperienza 😉
Dimenticate Tracy Hogg e compagnia bella, nel giro di un paio di settimane dall’arrivo del vostro piccolo, capirete perché. Anche io ho letto “il linguaggio segreto dei neonati”, quindi vi consiglio di leggere e informarvi il più possibile sulle tecniche di allattamento, gestione sonno/ veglia e via dicendo, ma alla fine, fate come vi sentite di fare, non esistono regole universali ma consigli che si possono adattare alle varie esigenze e situazioni. L’allattamento a richiesta è un arma a doppio taglio, vorrebbe che si allattasse il bambino ogni volta che “ lo chiede”, ok grazie, ma sfido io a mettere nelle mani di una neo mamma un neonato urlante: lo allatterebbe ogni 20 minuti. Il neonato comunica piangendo, ma serve un mesetto per capire esattamente cosa ci sta comunicando, potrebbe avere sonno, fastidio al pannolino, caldo, freddo, voglia di coccole, il neonato quando piange non ha necessariamente fame, quindi a mio avviso l’allattamento a richiesta va preso un po’ con le pinze, altrimenti non ci si sforza neanche di capire i bisogni del bambino, infilandogli una tetta in bocca al primo “gheee”. Io, su consiglio della mia mamma, mi sono armata di penna e libriccino e ho segnato, per tre settimane, tutte le poppate, ora di inizio e ora di fine (vi parlo di allattamento e latte artificiale anche QUI) Ho cercato a modo mio di capire le esigenze di Bianca, controllando che, ogni volta che iniziava a lamentarsi, avesse davvero fame e non ci fosse il pannolino da cambiare o una colichetta in atto. Dopo qualche settimana ho capito che Bianca aveva necessità di mangiare ogni 3 ore, alle volte anche 4, raramente ogni 2 e mezzo. Da lì ho iniziato a seguire uno schema che non prevedeva allattamento a richiesta, semplicemente seguiva i suoi reali bisogni. Il ritmo sonno veglia per i primi 2 mesi è un’incognita, ci sono i bimbi che si svegliano di continuo e quelli che tirano dritto fino a mattina, ma sono casi rarissimi. I neonati si svegliano più volte la notte, per mangiare, punto, bisogna farsene una ragione e aspettare che il momento passi.
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ECCO COME RIUSCIRE A DORMIRE 6 ORE DI SEGUITO CON UN NEONATO
Per il sonno, abbiamo trovato la soluzione ideale facendo i turni! Bianca all’inizio si svegliava ogni 3 ore per mangiare, per cui, l’allattavo alle 21 e mi mettevo a letto, mi svegliavo a mezzanotte l’allattavo e mi rimettevo a letto, alle 3 mi svegliavo e la riallattavo, se riuscivo tornavo a dormire verso le 4 (tra ruttini vari e ninne nanne spesso passava 1 ora) mi rimettevo ancora un po’ a dormire oppure a quel punto la mia giornata iniziava. Però avendo fatto il primo turno della notte dormendo, in definitiva dalle 21 alle 3, avevo fatto 6 ore di sonno, quasi consecutive. Andrea, mio marito, dormiva dalle 3 alle 9, anche lui 6 ore di fila. Va detto che il nostro mestiere ci permette di regolarci sui tempi, per cui la mattina possiamo permetterci di svegliarci 1 oretta più tardi all’ occorrenza, ma in definitiva questa tecnica dei “turni” può funzionare se calibrata bene. Ah, e poi bevete un caffè la mattina se proprio non ce la fate, la quantità di caffeina che passa nel latte è talmente bassa che i vostri bimbi non ne risentiranno.